Prestiti a segnalati in sofferenza
Prestiti a segnalati in sofferenza
Le persone segnalate alla Centrale Rischi possono ottenere soldi valutando ipotesi alternative a quelle tradizionali dei prestiti per il credito al consumo. Se hai avuto un problema bancario, non devi comunque scoraggiarti e farti aiutare da un esperto può essere la chiave per avere a disposizione in poco tempo la cifra di cui necessiti.
Anche i soggetti che hanno ampiamente dimostrato agli istituti di non avere i requisiti minimi per l’accesso ai prestiti, magari perché hanno accumulato debiti, possono riuscire ad aprirsi alcune importanti possibilità, magari ricorrendo ai prestiti per segnalati in sofferenza. In questo articolo prenderemo in considerazione come superare gli ostacoli causati da un protesto o da una segnalazione alla CRIF. Vedersi negare una domanda di finanziamento può rappresentare un grave disagio economico ma approfondire la questione ti aiuta a trovare strategie ottimali per rimediare.
La sofferenza bancaria
Abbiamo introdotto il concetto di prestiti per segnalati in sofferenza ma dobbiamo prima di tutto chiarire come funziona questa specifica condizione, che spesso viene confusa con altre criticità finanziarie simili ma che prevedono altri percorsi di rientro. La cosiddetta insolvenza si compie nel momento in cui il debitore non riesce a pagare il creditore. Una circostanza diversa è data dalla sofferenza, che determina l’incapacità attuale e futura di restituire la somma di denaro prestata. Ecco le due principali casistiche per cui si configura la sofferenza bancaria:
- mancato pagamento delle rate alla scadenza (per mutui, prestiti o finanziamenti)
- scoperto di conto corrente
La situazione della sofferenza è molto più grave di una banale difficoltà transitoria perché si tratta di qualcosa di permanente, per esempio essere prossimi a un fallimento aziendale. Il debitore non è minimamente in grado di far fronte alle spettanze della banca nemmeno nel futuro prossimo.
Cosa succede se la sofferenza riguarda un mutuo?
Questa è l’ipotesi peggiore perché, con la stipula di un mutuo ipotecario, la casa stessa rappresenta la garanzia di restituzione dei soldi alla banca erogatrice. Se interrompi il pagamento della rata del mutuo, l’istituto ha tutto il diritto di rivalersi sull’immobile, rivolgendosi al tribunale di competenza territoriale e avviando l’iter per il pignoramento dell’abitazione. Ecco cosa dovrà fare poi il soggetto inadempiente dopo che la casa verrà venduta all’asta:
- restituire i soldi alla banca
- pagare tutti gli interessi previsti in fase di stipula del mutuo
- pagare tutte le spese giudiziarie
È abbastanza facile intuire che è meglio non rischiare e che, prima di richiedere un prestito per comprare un bene oppure un servizio, è sempre consigliato rivolgersi a una figura specializzata che possa fare tutti i calcoli necessari per trovare il prodotto giusto.
L’accesso al credito di segnalati alla CRIF, protestati e soggetti in sofferenza
Ripristinare la propria immagine dopo aver subito una segnalazione come cattivo pagatore non è affatto semplice. La cosa più ovvia e immediata da fare è cercare di far effettuare la cancellazione dal registro della CRIF ma non esistono metodi risolutivi, eccetto prendere coscienza dell’inadempienza e provvedere quanto prima a rientrare. Nel momento in cui ti presenti a uno sportello bancario, l’addetto avvia subito una sorta di indagine conoscitiva sul tuo profilo e la Centrale Rischi comunica prontamente il tuo nominativo come persona poco affidabile. Non nascondere i tuoi problemi: parlane chiaramente con il tuo interlocutore, che apprezzerà senza dubbio la sincerità e farà di tutto per supportarti nell’ambito delle proprie possibilità..
Le persone che sono state inserite nel registro dei protesti hanno notevoli difficoltà di accesso al credito ma possono provare a convincere la banca con garanzie accessorie che esulano dal passato di cliente che non ha rispettato le scadenze. I prestiti per segnalati in sofferenza sono assai più difficili da ottenere, proprio perché non siamo di fronte a una bolletta, una tassa o una rata non pagata ma a una situazione che potrebbe essere irreversibile.
La cessione del quinto
Vuoi avere una soluzione ai tuoi problemi bancari? Prova ad attivare una richiesta con la cessione del quinto. Grazie a questa speciale formula potresti avere maggiori probabilità di successo in una domanda di prestiti per segnalati in sofferenza. Probabilmente ti stai chiedendo che differenza c’è tra la cessione del quinto e il prestito personale, visto che il richiedente è comunque una persona che ha avuto grane bancarie pregresse. In realtà con la cessione del quinto l’istituto si sente abbastanza al sicuro perché c’è sempre la garanzia reddituale. Il creditore può intervenire direttamente sulla busta paga oppure sulla pensione nella misura di un quinto dell’importo mensile, cioè il 20% della cifra totale. Facendo l’ipotesi di uno stipendio di 1.800€ mensili, la banca può rivalersi su 360€, pertanto in assenza di altri finanziamenti aperti non ha alcuna perplessità a concederti il prestito se la rata è sostenibile.
L’unico scoglio che può nascere con la cessione del quinto riguarda dunque le garanzie: serve un lavoro stabile oppure una pensione. I giovani precari, i lavoratori autonomi e le persone che hanno impieghi saltuari, pur avendo a disposizione un po’ di risparmi sul conto corrente, potrebbero non riuscire a convincere le banca, specialmente se richiedono prestiti per segnalati in sofferenza.
Le alternative alla cessione del quinto
La cessione del quinto non è l’unica possibilità riservata ai clienti che sono stati protestati, segnalati alla CRIF oppure identificati nella categoria dei soggetti in sofferenza. Una chance è rappresentata dalla firma di un garante, che si impegna al posto tuo a corrispondere la cifra necessaria per il pagamento delle rate. Il garante deve avere i requisiti reddituali richiesti dal piano di finanziamento.
Un’altra forma di prestito per le persone in sofferenza bancaria è il credito su pegno, che si basa sulla garanzia di un bene mobile e non necessita di alcuna indagine sulla situazione passata del cliente. Puoi infine decidere di richiedere un prestito cambializzato oppure ricorrere al prestito tra privati e contrattare condizioni personalizzate in base alle tue esigenze.
Le recensioni sui prestiti per persone in sofferenza bancaria
Su internet abbiamo confrontato i commenti degli utenti che hanno provato a chiedere prestiti per segnalati in sofferenza. Le opinioni sono positive perché la clientela accetta di buon grado di rientrare nel sistema del credito riunendo, per esempio, tutte le incombenze in un’unica soluzione e raggruppando i debiti del passato per gestirli più facilmente.
La difficoltà che si registra riguarda, come sempre accade in questi casi, le garanzie richieste. Non avere una casa di proprietà libera da ipoteche, non avere un lavoro fisso e non disporre di una persona di fiducia che può fare da garante rischia di pregiudicare irrimediabilmente il buon esito della procedura.
Prima di rinunciare al prestito ti consigliamo di ascoltare i consigli di un mediatore finanziario specializzato, che può trovare una soluzione adatta al tuo profilo e alla tua condizione.
Buongiorno ho bisogno di 7000€ rimborsabili 120mesi sono pensionato anzianità 1900€ no cessioneV no pagamenti anticipati. Già truffato.Grazie
Buongiorno avrei bisogno di 5000 euro, reddito dimostrabile contratto a tempo indeterminato
Mi servono 4000 euro da pagare in 48 cambiali.Sono pensionati INPS IL MIO REDDITO LORDO MENSILE è di circa 1900 euro,ho la cessione del quinto e una trattenuta obbligatoria
contattami se avete bisogno di un prestito urgente 3669845060
Io ho bisogno di un prestito urgentemente di 500 euro ti lascio il mio numero di cellulare 3281909953
Salve vorrei informazioni per un prestito urgente 3405726221
Giorno avrei bisogno di un prestito di 3000 euro non anticipo e non paghi niente prima di ricevere i soldi