Scrittura privata per prestito infruttifero: cos’è e quando si usa
Viene definito scrittura privata un documento redatto a mano o al pc che presenti due elementi in particolare, ovvero la dichiarazione di un fatto e la firma da parte dell’autore. Quest’ultima è molto importante perché se l’atto non presenta la sottoscrizione delle parti coinvolte, diventa un semplice pezzo di carta e non acquisisce validità come prova in giudizio. Il valore di questo documento è riportato dall’articolo 2702 del Codice Civile e può essere stilato in forma semplice oppure con autenticazione da parte del notaio. Alcuni esempi di questa tipologia di atto sono gli assegni bancari, le quietanze di pagamento i contratti e le transazioni. A proposito di quest’ultime, con il seguente articolo si vuole approfondire la scrittura privata per restituzione soldi.
Può capitare che avvengano degli scambi di denaro tra privati, molto spesso tra parenti. Ad esempio, un giovane vuole acquistare un auto ma non guadagna abbastanza, quindi i genitori lo aiutano prestandogli dei soldi. La transazione in questo modo è priva di interessi, al contrario dei finanziamenti personali proposti da società finanziarie e banche. Il tipo di prestito appena descritto è definito infruttifero e il debitore, se c’è fiducia tra le parti, può restituire l’importo in piena libertà.
Si presentano, però, due problemi; il primo riguarda la fiducia appena citata. Può capitare che nel tempo il rapporto tra le due parti si incrini e che diventi più difficile per il creditore ricevere il denaro dato in prestito. La seconda questione ha a che fare con l’Agenzia delle Entrate che, naturalmente, può verificare tutte le transazioni, anche quelle tra familiari. Per questo per il prestito tra privati la scrittura privata può essere utile, essendo un documento che formalizza lo scambio di denaro.
Scrittura privata per prestito: caratteristiche
Non è eccessivamente complicato compilare una scrittura privata e, anche se si tratta di una transazione tra parenti o amici, è sempre conveniente avere un documento a disposizione. Per quanto riguarda la scrittura privata semplice, ovvero quella sottoscritta senza la presenza di un notaio, bisogna ricordare di non escludere alcuni elementi fondamentali. Il primo, come già detto in poc’anzi, è la firma, necessaria per testimoniare che le parti coinvolte hanno letto e accettato il documento. Dev’essere scritta di proprio pugno a mano e non al pc. Il secondo elemento non è primario come il primo ma molto utile; si tratta della data, decisamente importante qualora l’atto dovesse essere presentato come prova a giudizio.
La scrittura privata autenticata, invece, ha un valore nettamente superiore perché è sottoscritta alla presenza di un notaio. Qualora, infatti, la si volesse annullare come prova da presentare a giudizio, sarebbe più difficile. La figura presente alla sottoscrizione può essere anche un segretario comunale, un segretario provinciale o un console. Bisogna comunque ricordare che anche questo secondo tipo di documento può essere annullato o può essere sottoposto ad autenticazione attraverso un procedimento di verifica. Queste sono le scritture private più utilizzate, ma ne esiste una terza, ovvero quella registrata.
A livello di forma, tutti e tre i tipi di documenti devono presentare nell’intestazione la dicitura x Art. 1813 e ss. c.c., devono poi essere inseriti i dati personali degli individui coinvolti nella transazione e l’importo esatto che passerà dalla parte creditrice alla debitrice. Inoltre è opportuno indicare che il prestito è stato fatto a titolo gratuito e che, quindi, è infruttifero e non sono richiesti degli interessi. La scrittura privata può anche riportare se la quota prestata verrà restituita tramite rate oppure in un’unica soluzione.
Quando è necessario registrare una scrittura privata
In molti casi è obbligatorio registrare la scrittura privata. Lo si deve fare quando, ad esempio, si ha a che fare con un compromesso, con un comodato di immobile fatto per iscritto o con un contratto di locazione. In genere è sempre vantaggioso registrare questo tipo di documento, anche quando si tratta di scrittura privata legata ad un prestito. Questo perché la sottoscrizione vincola solo le parti coinvolte e non soggetti terzi che, se poco affidabili, possono cercare di raggirare insieme al debitore il creditore, rimandando continuamente il momento della restituzione. Per evitare ciò bisogna che il documento abbia una data certa, un elemento solido e indiscutibile che varrà come prova in caso di contrasto tra le parti coinvolte.
Esistono varie modalità per realizzare la data certa. La prima è stata già menzionata, ovvero con l’autentica delle firme da parte di un notaio o di un altro pubblico ufficiale. Il secondo metodo prevede l’apposizione della data tramite timbro postale; per fare ciò è necessario spedire il documento a se stessi con plico senza busta. Il terzo metodo è quello della firma elettronica dell’atto. Infine, l’ultima opzione riguarda la registrazione della scrittura privata presso l’Agenzia delle Entrate.
È possibile registrare un atto anche quando non è obbligatorio, basta solamente che le parti siano disponibili a farlo. In questo modo il documento aumenterà la sua validità, ma bisogna ricordare che l’operazione non è gratuita e ci sono delle imposte da pagare. Più precisamente quelle dirette corrispondono a 16 euro ogni 4 facciate del contratto di finanziamento a titolo di imposta di bollo, con l’aggiunta dell’imposta di registro uguale al 3% del finanziamento.
Queste sono solo alcune nozioni basilari in merito alla scrittura privata per prestito infruttifero. È possibile scaricare online dei fac-simile di questo documento ma è fondamentale ricordare che firma e data sono necessarie a renderlo valido. Se vuoi aiutare con del denaro un tuo parente o amico, è sempre bene compilare un atto con l’approvazione di entrambe le parti. Anche se c’è fiducia, non si sa mai cosa può accadere nel futuro e, se mai si verrà sottoposti ad un controllo fiscale, si avrà in mano qualcosa da poter consegnare che dimostri la trasparenza e legalità delle proprie transazioni.